venerdì 26 ottobre 2007

CON I PIEDI PER TERRA



Visioni, parole e sapori.


Quattro serate a Cernusco sul Naviglio con l'Associazione Cachoeria del Pedras, 10, 16, 24 e 27 novembre 2007 presso Centro Cardinal Colombo.

Ecco il programma
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giovedì 25 ottobre 2007

Acqua: superato il traguardo dei 50 comuni !


Un brindisi all'acqua bene comune!
Sabato 27 ottobre ore 18,00
Piazze Solidali
Milano - piazza Duomo
AceA Onlus
Comitato Italiano Contratto Mondiale Acqua
Coordinamento Lombardia Forum Acqua


Per festeggiare il raggiungimento della fatidica soglia ACEA Onlus e il comitato "50 comuni per l'acqua bene comune", organizzano un brindisi all'acqua pubblica sabato 27 ottobre ore 18 presso Piazze Solidali, in Piazza Duomo a Milano.

La fatidica soglia dei 50 comuni è stata raggiunta. Sono già 65 infatti i Comuni lombardi che hanno deliberato la richiesta di referendum abrogativo di alcuni articoli della legge regionale 18/2006, che separa in modo artificioso la "gestione delle reti" dall'"erogazione del servizio idrico", imponendo la gara d'appalto (e quindi la privatizzazione) per quest'ultima e precludendo agli enti locali la possibilità di scegliere fra i tre tipi di gestione (pubblica, mista, rivata) attualmente contemplati dalla normativa nazionale.

Secondo lo statuto della Regione Lombardia, questo numero è sufficiente per indire una consultazione referendaria regionale.

La legge regionale sulla privatizzazione dell'acqua è stata inoltre già impugnata anche dal Governo italiano per motivi di incostituzionalità.

Per festeggiare il raggiungimento di questo primo, importante risultato e la grande e trasversale adesione da parte dei comuni lombardi, Acea Onlus invita sabato 27 ottobre i sindaci, gli assessori, le associazioni, i movimenti e tutta la società civile per "un brindisi all'acqua bene comune" presso il tendone di Piazze Solidali in Piazza Duomo a Milano (di fronte alla Rinascente).

Insieme a Cologno Monzese, ai Comuni lombardi come Cernusco sul Naviglio, al Comitato Italiano Contratto Mondiale Acqua, al Coordinamento Lombardo dei Movimenti per l'acqua si brinderà alla legge di iniziativa popolare, alla richiesta di referendum, all'acqua bene comune.con l'acqua!

Per ulteriori informazioni inviare unEmail all'indirizzo acquacernusco@gmail.com o acquabenecomune@consumietici.it
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mercoledì 24 ottobre 2007

Dopo il 20 ottobre ?


"La scossa rossa" sta agitando le acque della sinistra, dalla CGIL ai partiti esterni alla sfera del Partito Democratico. Il milione di persone a Roma ha segnato uno spartiacque e l'avvio ufficiale di un percorso. Ha colto nel segno il bisogno di unità e di riportare il focus sulle ragioni. Questi sono i principi guida per stimolare la ricerca politica. Ed è in questa prospettiva che anche a Cernusco ci si sta muovendo anche localmente per trovare uno spazio "comune" in cui far convergere le diversità che caratterizzano le forze politiche, i movimenti, le associazioni, all'interno di un progetto unitario.
Un progetto che debba considerare certo le opportunità politiche e le strategie necessarie per trasformare questo mondo in cui viviamo, non solo tramite atti di testimonianza, ma anche come capacità propositiva e di governo dell'esistente. Una sfida che a Cernusco è iniziata pochi mesi fa.
Stiamo organizzando una prima Assemblea Pubblica per varare questo cammino e iniziare a disegnare il quadro programmatico in cui far convivere le varie anime. Continua...

lunedì 8 ottobre 2007

Da Assisi un richiamo al governo Prodi



Alla Marcia della Pace, ieri 7 ottobre, in 200.000 partecipanti abbiamo camminato insieme per oltre 20 km, contro tutte le guerre e le oppressioni, contro la brutale violenza nei confronti delle manifestazioni per le proprie opinioni e la libera denuncia (come negli ultimi sanguinosi scontri in Birmania), contro la repressione della stampa libera (in ricordo della giornalista russa Anna Politkovskaja assassinata esattamente un anno fa e di tutti i giornalisti eliminati dai vari regimi e potentati), contro la mafia che rappresenta la morte del diritto umano, contro l'apartheid economico che è il proncipale generatore di iniquità e di insicurezza sociale.
Per una società libera in cui i diritti di tutti gli uomini siano affermati in una logica di pari opportunità. Per una società consapevole dell'interdipendenza tra tutti gli uonimi, tutte le etnie, tra l'uomo e l'ambiente circostante.

Flavio Lotti della Tavola della Pace, dal palco della Rocca di Assisi: "Noi siamo qui per dire che i diritti umani sono una bussola per navigare in questi tempi difficili. I diritti umani sono una pietra, sono la pietra sui quali costruire un mondo nuovo. Non possiamo tollerare che la politica si rifiuti di ascoltare il grido di dolore del mondo. Noi siamo contro la malapolitica, ma siamo anche contro l'antipolitica. Perchè noi abbiamo bisogno di una politica attenta e disposta ad ascoltare... Di una buona politica".

“Chiediamo più aiuti ai più poveri già dalla prossima finanziaria 2008”

Ma non solo: in piazza c'era anche la voce di chi propone al governo di centrosinistra una maggiore focalizzazione verso i problemi sociali, verso i più deboli e gli indigenti, proprio nel luogo in cui visse e morì un uomo che dedicò la sua vita alla provertà come San Francesco.
Così le organizzazioni che lavorano nella cooperazione internazione hanno fatto i seguenti appelli a cui si chiede di aderire:

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venerdì 5 ottobre 2007

L 'ACQUA È UN BENE, NON UNA MERCE




Anche a Cernusco è nato il Comitato "Acqua Bene Comune" , formato da singoli, esponenti di partiti, gruppi e associazioni interessati a difendere un diritto fondamentale di tutti, che si unisce alla rete degli altri comitati diffusi sul territorio italiano.


Domenica 7ottobre, in occasione dell'appuntamento nazionale "Biodomenica", il comitato sarà in Piazza Unità d'Italia a Cernusco s/n con un banchetto informativo.

Info: acquacernusco@gmail.com o tel. 333.3503549


Leggi il volantino di presentazione del Comitato (formato pdf)



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giovedì 4 ottobre 2007

I corsi e ricorsi della storia

Non solo la storia collettiva ha i suoi corsi e ricorsi, come diceva Giambattista Vico, bensì anche le storie individuali hanno (inevitabilmente) dei feedback : il passato è radicato in noi. E allora la testimonianza del passato non sia solo conservazione o oggetto della memoria, ma sia spunto e alimento per connettere il nostro presente a ciò che è stato e che siamo stati, per provare a costruire un "uomo nuovo"e quindi il progetto di una "nuova società": a sinistra !
Ecco dal Manifesto del 3/10 un articolo "illuminante"

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mercoledì 3 ottobre 2007

Intervento per una nuova sinistra


A seguito delle grandi trasformazioni di fine ‘900 nel mondo del lavoro e dell’affermazione del potere economico privato e globale, i paradigmi sociali in Europa sono radicalmente cambiati: ciò ha messo in crisi la sfera della morale individuale, ma anche le formazioni politiche tradizionali. La Sinistra ha alle sue spalle i riferimenti ideologici della tradizione socialista e comunista del XX secolo e la difficoltà crescente a rappresentare gli interessi dei produttori, la cui classe è ora frammentata e allettata dalle “opportunità individualistiche”.

Una Sinistra in crisi che deve fare i conti con l’affermarsi della flessibilità “just in time” come approccio per far fronte ai rapidi mutamenti della società, dovuti al progresso della tecnologia e alle trasformazioni culturali nelle popolazioni occidentali a seguito della crescente immigrazione. Una flessibilità per superare i confini non solo tecnologici ma anche etici: come nel caso del superamento del tabù della guerra come modalità di risoluzione dei conflitti con l’introduzione della teoria della “guerra umanitaria” e poi della “guerra preventiva al terrorismo”. Una flessibilità esasperante che disorienta l’individuo, generando una insicurezza strutturale alla società, pericolosa. Il periodo storico segna la deriva della politica tradizionale e la sua distanza dalla gens comune, alimentando l’antipolitica naturale del profilo individualista e la ricerca di una soluzione “forte e decisionista”, richiamando alla memoria i primi decenni del ‘900 ...

Questa crisi attraversa la Sinistra e i suoi partiti, sfidandola sin nelle sue radici: è compito di tutti, farsi “locomotori di un percorso” che rilanci le tematiche di fondo della sinistra, dall'eguaglianza alla critica "strutturale" del modello sociale imperante che genera alienazione, dall'idea di libertà come liberazione e solidarietà alla consapevolezza della interdipendenza individuo-società, Insomma focalizzarsi sulla speranza nella trasformazione del mondo in una visione globale e sovranazionale, insieme a tutti i soggetti e i movimenti che si oppongano alla oppressione e alla violenza, alla logica del profitto e della speculazione economica-ambientale.

Mettiamoci le scarpe e iniziamo a camminare !!

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Una sinistra alternativa


"Si va affermando in questa turbolenta e caotica transizione è quella di un nuovo organicismo liberista che attacca in radice la politica - ogni politica che non sia proiezione di un capitalismo totalizzante, sempre più onnivoro e pervasivo, e che non preveda la logica dell'impresa e del mercato come paradigma sovraordinatore non solo dell'economia e delle relazioni sociali, ma del governo stesso della "cosa pubblica". Questa è la novità vera di questa fase: va prendendo corpo un'ipotesi a-democratica di dominio che dissolve i fondamenti stessi della dialettica politica della modernità, come la discriminante tra destra e sinistra, pone l'impresa come centro dell'"interesse generale", lavora sulla passivizzazione di massa - politica, sociale e culturale - come vera e privilegiata leva della stabilità. La crisi di civiltà diventa il più forte alleato di questo progetto. Il disordine, la violenza diffusa nella vita sociale e nella quotidianità, e quindi la paura e l'insicurezza di massa: ecco le "corpose realtà", che diventano contestualmente anche potenti armi ideologiche, sulle quali si fa leva per espellere dalla politica (e dalle istituzioni) il conflitto sociale e di classe, ridurlo a fatto marginale od obsoleto, depotenziarne il senso e l'efficacia concreta. Le crescenti spinte sicuritarie, nello Stato centrale come nell'amministrazione dei territori, costituiscono alla fine l'altra faccia di questo progressivo esaurimentosfinimento della democrazia: se l'eccezione tende a diventare regola, se lo "stato di emergenza" si fa condizione permanente, se gli spazi di libertà si riducono, il compito peculiare - forte - della res publica diventa anche e soprattutto, se non esclusivamente, l'azione repressiva, d'ordine.
Se questa è la posta in gioco, il compito prioritario, in Italia e in Europa, non può che essere la lotta contro l'omologazione: ovvero la necessità "assoluta" di tentare di tenere aperta la partita, di preservare lo spazio di una politica di trasformazione, di alimentare la vitalità di una proposta di alternativa. La dimensione, cioè, di quella che abbiamo chiamato sinistra alternativa, nella dialettica delle "due sinistre" intese come due grandi tendenze generali e anche come due diverse risposte alle sconfitte del '900 (abbandono delle ragioni storiche che hanno animato le lotte del movimento operaio oppure resistenza e nuova attualità di quelle ragioni)."

Fausto Bertinotti
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