lunedì 21 gennaio 2008

Riuso e solidarietà ... de pedras

terraterra (il Manifesto 19/01/2008) articolo di Manuela Correggia

Libri usati a 1 euro e comunità quilombolas

Le quilombolas sono comunità di discendenti degli schiavi africani deportati in Brasile secoli fa e che continuano a mantenere un forte vincolo con le origini e il passato. Nel quilombo, comunità autonoma, si riunivano schiavi fuggiti dalle piantagioni (il Brasile fu l'ultimo stato al mondo ad abolire la schiavitù). Nascoste nelle foreste o sulle montagne, le comunità si dedicavano all'economia di sussistenza e talvolta al commercio. La maggior parte ebbe un'esistenza limitata nel tempo: una volta scoperti, i resistenti erano repressi con inaudita violenza. Molti quilombos tuttavia sopravvissero all'abolizione ufficiale della schiavitù, il 13 maggio 1888, e continuano ad esistere fino a oggi grazie al loro isolamento, lottando per l'uso della terra, la libertà, il diritto di cittadinanza e di uguaglianza, il mantenimento della propria identità culturale.
Alcune comunità sono tuttora sotto attacco. Le terre sulle quali sono insediate, e che la Costituzione assegna loro, sono oggetto di appetiti economici plurimi. Così, nell'agosto 2007 diverse comunità quilombolas dello stato di Espírito Santo sono state nuovamente cacciate dai loro territori dalla produttrice di cellulosa Aracruz Celulosa che dissemina nel paese le piantagioni di eucalipti, in buona parte destinati all'export. Dopo venti giorni di occupazione delle terre, un reparto speciale della polizia militare ha cacciato le famiglie accampate a Linharinho.

Ci sono poi comunità di afrodiscendenti che vivono in regioni inospitali, come la Tapuio, duecento persone abitanti nel Sud-Est del Piauì, il cuore della siccità del sertão. Tapuio ancora oggi continua a essere una comunità resistente, che porta avanti a fatica uno stretto legame con una terra difficile, arida e conflittuale, ma anche ricca di storie e di saperi ancestrali portati dall'Africa. Le donne della comunità hanno saputo organizzarsi e creare spazi aggregativi e lavorativi che evitassero l'esodo rurale e la paralisi sociale, sotto il nome di Grupo de mulheres quilombolas. Insieme hanno ad esempio recuperato l'antica tecnica per estrarre siero di aroeira (pianta anacardiacea tipica della zona) dalla corteccia della pianta senza danneggiarla. Questo ingrediente, trasformato in olio essenziale, è la materia prima con cui vengono prodotte delle saponette profumate dalle molteplici proprietà benefiche, che hanno iniziato a circolare e ad essere vendute nella zona.
E qui viene la seconda parte della storia. La parte italiana, che ha le stesse caratteristiche di solidarietà, ecologia e impegno culturale. A Cernusco sul Naviglio (Mi) l'associazione Operazione Chacoeira de Pedras, attiva dal 2001 anche in progetti come «la rivoluzione in bicicletta», l'autoproduzione, la decrescita, ha trovato un modo originale e coerente per sostenere anche i progetti delle donne quilombolas, come quelli di gruppi di donne in asentamentos del Movimento Sem terra, sempre nel Piauì nordestino. L'idea è: vendita di libri usati a prezzo popolare, 1 euro. Cultura accessibile a tutti, e riuso e solidarietà in una volta. Ogni sabato nella piazza della città allestiscono una lunga bancarella di circa 20 metri, con i libri sistemati nelle varie cassette della frutta, anch'esse riciclate, un po' di musica. Vendono ogni volta centinaia di libri, salvandoli dal macero. Negli anni è stata costruita una rete, rifornita da singoli, biblioteche, editori illuminati che permettono di entrare nei magazzini delle rese e del macero («il mondo dei libri e dei gadget produce tanta di quella spazzatura inutile per illogiche leggi di mercato»). La scelta, anche di dvd e dischi, è ormai enorme. E, dicono quelli dell'associazione, il sabato dei libri a un euro è un momento fondamentale non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello relazionale e culturale, in un clima surreale da biblioteca all'aperto, con tante persone che aspettanto ogni sabato le novità e solitudini che anche così si riempiono un po'.

N.b.: Due anni fa il ricavato di un sabato è andato a sostegno del manifesto...

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venerdì 11 gennaio 2008

In difesa della legge 194

Milano, 10 gennaio 2008

COMUNICATO STAMPA

LA SINISTRA-L'ARCOBALENO PER LA DIFESA DELLA LEGGE 194, PER LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA

Le ultime dichiarazioni sulla moratoria della legge 194 rappresentano un ulteriore e duro attacco alle libertà individuali e alla democrazia. Sul corpo delle donne, ormai da anni e con il cinismo di mestieranti di una politica bassa, si esercita un gioco pesante.

Il movimento delle donne ne ha denunciato la gravità e si è mobilitato. Le forze democratiche non hanno compreso o, spesso hanno sottovalutato, per una miope logica di equilibri e opportunità, che su questo argomento si tratta la libertà di tutte e di tutti.

Il tavolo de "La Sinistra-l'Arcobaleno" di Milano assume questo terreno come priorità politica. Su questi temi non sono possibili contrattazioni o mediazioni.

Nel rispetto dell'autonomia delle diverse soggettività, a partire dal movimento delle donne, vogliamo esercitare una pratica attenta di ascolto per ogni nostra iniziativa. Chiediamo anche i contributi alla comunità scientifica, agli operatori che si sono impegnati su questi temi. Le ultime dichiarazioni sulla moratoria sono anche una offesa alla loro serietà e al loro senso di responsabilità.

La Sinistra-l'Arcobaleno si assume l'impegno su alcuni punti che riteniamo fondamentali e prioritari:

  • netto rifiuto di un regolamento regionale. Ciò significherebbe intervenire sulla legge 194 e, in modo surrettizio, modificarla;

  • tutte le strutture pubbliche ospedaliere, pur nel rispetto delle coscienze individuali, devono attuare la l. 194;

  • verificare lo stato dei consultori pubblici. I consultori pubblici devono svolgere le loro funzioni secondo i principi delle legge istitutiva con personale qualificato coerentemente alla legge e con la finalità di accompagnare nel percorso per una sessualità libera e consapevole, parte integrante della vita delle persone.
La Sinistra-l'Arcobaleno metropolitana milanese

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giovedì 3 gennaio 2008

9/1/2008 "Ci si incontra a sinistra"

Come dichiarato nell'assemblea del 26 novembre, intendiamo proseguire il percorso di costruzione di una sinistra unitaria e plurale a Cernusco con altri incontri. Per questo diamo appuntamento a tutte/i
mercoledì 9 gennaio 2008
ore 21.00 in via Tizzoni 5/b.

Sui siti http://www.statigeneralisinistramilano.org/ e http://www.lassemblea.org/ sono a disposizione i materiali prodotti dai due appuntamenti della Sinistra a Milano e a livello nazionale.

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